
LA DEMOGRAFIA INTERESSA TUTTI
Sala Besta della Banca Popolare di Sondrio Ristorante "Vecchia Carbonera" di Sondrio
La
demografia, si sa, non è una scienza esatta ma opera su dati numerici
che servono a fotografare una realtà o un contesto sociale allo scopo di
predisporre opportuni interventi di carattere economico-politico. I
numeri sono spesso impietosi, nella loro fredda neutralità, e
costringono i cittadini, le forze sociali, i rappresentanti politici ad
una attenta riflessione sul presente per orientare il futuro.La
conferenza pubblica tenuta dal dott. Alberto Del Curto, che ha avuto un
seguito anche durante la cena con i soci, ha affrontato la questione
demografica in tutte le sue implicazioni attraverso una serie di dati
che, partendo da una dimensione planetaria, è scesa a toccare aspetti
riguardanti l'ambito locale.Premesso
che il relatore è stato per tanti anni responsabile della formazione
del personale del Credito Valtellinese e Presidente della Casa di Riposo
"Città di Sondrio" ed è tuttora Consigliere della Società Economica
Valtellinese, è necessario sottolineare che, ad ascoltare la conferenza,
erano presenti nella sala della Banca Popolare, oltre a tanti soci
Lions, anche numerosi invitati della società civile, rappresentanti
delle associazioni di categoria, dei sindacati e degli enti locali.Senza
suscitare allarmismi e con toni molto pacati, il dott. Del Curto ha
preso avvio dai numeri riguardanti l'incremento della popolazione
mondiale che in pochi decenni è passata dai 3 agli oltre 7 miliardi e
che in prospettiva dovrebbe subire un ulteriore incremento nel
continente africano ed in quello asiatico. All'aumento demografico in
Asia ed Africa si contrappone un costante decremento della natalità nei
paesi occidentali con conseguente e progressivo invecchiamento della
popolazione soprattutto europea. In tale contesto, l'Italia vive una
situazione che richiede maggiore attenzione perché, rispetto ad altri
paesi europei, ha il tasso di natalità più basso e l'indice di
aspettativa di vita più alto, per cui, se da un lato si vive sempre di
più ed aumenta la qualità della vita degli anziani, dall'altro nascono
sempre meno bambini. Questo, in prospettiva, crea uno squilibrio
destinato ad alterare i rapporti tra generazioni con inevitabili
conseguenze di natura economica, sociale e culturale. Infatti, se
statisticamente fino a pochi fa c'erano 4 famigliari giovani (figli o
nipoti) a doversi occupare di una persona anziana, fra qualche anno ci
sarà una persona giovane a doversi occupare di 4 anziani. Una realtà
sociale capovolta.Per venire
fino a noi e alla nostra realtà provinciale, dalle indagini svolte dal
dott. Del Curto, è emerso che, salvo poche variazioni numeriche,
l'andamento demografico locale rispecchia il decremento nazionale con
l'eccezione dei comuni di Bormio e Livigno dove invece si riscontra un
aumento della popolazione.Dopo
aver presentato la situazione demografica ed i possibili sviluppi, nella
seconda parte della sua relazione il dott. Del Curto ha esposto alcune
ipotesi di soluzione. Ad esempio il sistema pensionistico attuale
risulta oggettivamente incompatibile con un aumento della popolazione
anziana e la diminuzione degli occupati. Su questo argomento una seria
riflessione dovrebbe essere fatta da parte delle forze politiche, troppo
preoccupate del successo immediato e prive di grandi visioni sul
futuro. Anche il problema dell'emigrazione-immigrazione richiederebbe un
approccio svincolato da presupposti di natura ideologica considerando
che agli immigrati più o meno clandestini che arrivano, fa riscontro un
pari numero di giovani laureati-diplomati che emigrano.Passando
poi all'esigenza di incrementare la natalità, il relatore si è
soffermato sulla necessità di aumentare il numero degli asili-nido con
costi accessibili per tutte le famiglie. Attualmente negli asilo-nido
italiani c'è posto solo per il 25% dei bambini e la maggior parte degli
asili si trova nel Nord del paese mentre il Sud è praticamente
sguarnito. Dando poi uno sguardo a paesi europei come la Svezia e la
Francia, nazioni che negli ultimi anni hanno avuto un incremento della
natalità, si nota come questo sia avvenuto in seguito ad una politica di
sostegno alla famiglia avviata diversi anni prima.La
conclusione della relazione è stata una nota di fiducia sulle capacità
degli uomini ad individuare soluzioni intelligenti, accompagnata dalla
speranza che coloro che sono chiamati ad effettuare scelte economiche si
convincano che le politiche famigliari sono investimenti e non costi.Al
termine della serata la Presidente del Lions Sondrio Host Ornella
Moroni, a nome dei soci e degli ospiti, ha ringraziato il Dott. Del
Curto non solo per la bella relazione ma anche, e soprattutto, per i
numerosi spunti di riflessione che dovrebbero tradursi in azioni
concrete ed interventi futuri in campo sociale e culturale per i quali
anche i Lions dovrebbero fornire il loro contributo.
Simon Pietro Picceni
